martedì 20 marzo 2018

Verso un nuovo giorno. Happy Nowruz







Ci sono momenti speciali in cui in Creato ciclicamente entra in una nuova fase. Oggi è uno di questi. Oggi si festeggia il نوروز  Nowruz (nuovo giorno), il capodanno Persiano.
Il Nowruz è una festa antichissima di origine Zoroastriana in cui il momento fatidico è quello dell'entrata nell'equinozio, in cui il sole si trova allo zenith dell' Equatore.
Una tradizione antichissima che si basa sulla ricerca del momento topico, determinato fin dall'antichità da sapienti matematici e astronomi Zoroastriani.
L'inizio dell'anno Persiano infatti varia nel suo orario di anno in anno ed oggi si festeggia alle ore 17, 15.
Preparativi dettagliati introducono questo variopinto capodanno con una festa che dura parecchi giorni in cui sono previsti ben quattro giorni di ferie.
E' il giorno della rinascita, del passaggio attraverso un varco verso la novità, l'inizio di un "nuovo giorno". Il risveglio del creato sotto tutti i punti di vista. E questo risveglio " astronomico" non può fare altro che ripercuotersi su ogni persona, perché volenti o nolenti, siamo immersi in un sistema più grande di noi e ne risentiamo, sia nel bene sia nel male.
La prima volta che mi sono imbattuta in questa ricorrenza, non ne capì bene la portata. Ero all'Università, qualche anno fa. Durante una lezione di Arabo, il professore interruppe tutto per offrirci dolcetti e festeggiare. Un bel momento che gli studenti hanno apprezzato credo sopratutto per lo stacco dalla lezione che come vi lascio immaginare, per via di cose era assai impegnativa da seguire.
Recentemente, conversando con la mia professoressa di Persiano, ho preso maggior consapevolezza dell'importanza non solo di questa ricorrenza ma sopratutto di questi giorni che ci introducono alla primavera.
La festa del Nowruz è estremamente sentita nel mondo Iraniano e non solo. Sono moltissimi i paesi in cui si festeggia, ed ha resistito alle varie intemperie della storia. Ricordiamoci che è una festa pre- Islamica e nonostante ciò è sopravvissuta alla rivoluzione. Pare che Khomeini volesse abolirla, ma poi ritornò sui suoi passi in quanto le donne delle sua casa gli tolsero per settimane la parola. Quando si dice potenza persuasiva delle donne, che logora qualsiasi cosa.
La primavera evoca non solo nel mondo Persiano, rinnovamento, rifioritura, novità, nuova vita. Tutto si risveglia, la natura, i sentimenti , il cuore.
E' come un circolo virtuoso tra noi e il mondo che ci circonda. Un flusso di nuova linfa vitale. E questo processo è prima di tutto un processo che si basa sull'interazione tra l'Uomo e il Pianeta. Ovviamente ciò, fin dall'origine dei tempi, ha avuto un'inevitabile ripercussione sulle spiritualità umane.
La simbologia del Nowruz è ricchissima (1). I riti salienti sono  le pulizie della casa e l'acquisto di abiti nuovi, i sette alimenti il cui nome inizia con la S e ognuno dei quali ha un suo significato specifico, i fuochi per bruciare le negatività e l'immancabile cesto di uova, simbolo di vita e di fertilità.



Non possiamo fare a meno di accostare a questa festa la nostra Pasqua che festeggeremo tra qualche giorno. La resurrezione di Cristo non è forse il più grande avvenimento di "rinascita"? Gesù non ha forse detto che avrebbe fatto nuova ogni cosa? E chissà, magari ha scelto proprio la primavera per farlo in piena armonia con il Creato.
In questi giorni viene esaltata la creazione in tutta la sua potenzialità di vita, e ciò ci fa viaggiare seguendo un filo tra le terre di oriente.
Infatti, domani oltre a festeggiare il primo giorno dell'anno Persiano, si festeggia, in Libano e Siria, la festa della Mamma.





Curiosa coincidenza, ma in fondo a pensarci bene è proprio dalla donna che parte la rinascita del Creato, dalla donna parte quel circolo di rinnovamento delle generazione che da sempre scandisce il nostro tempo umano. La festa della Mamma in Libano ha un sapore diverso da quello di cui siamo abituati. Andando a messa in una Chiesa Maronita, mio marito ed io ci siamo piacevolmente meravigliati nel vedere la Chiesa addobbata a festa da numerose piante colorate. Queste piante sono state donate a tutte le Mamme presenti in Chiesa, dopo averle ringraziate per "tutti i sacrifici che hanno fatto e che fanno tutti i giorni per i loro figli", con una sensibilità, un rispetto e una riverenza a cui il mondo Occidentale non potrà mai arrivare.
In questi giorni godiamoci queste bellissime feste, anche se magari lontane dalla nostra cultura. Ogni tradizione è come un messaggio, e in questi giorni il messaggio che ci viene dato è che andiamo verso un periodo di rinnovamento, di rinascita, di novità. Ed ogni ogni rinascita è intrinsecamente legata alla figura femminile. Perché la terra, come donna, è Madre, da sempre (e vice versa)  e questo è il momento favorevole per goderne in pieno la bellezza.




Hayat Francesca Palumbo 

Per approfondire 
(1) https://www.greenme.it/vivere/costume-e-societa/23301-nowruz-capodanno-persiano








mercoledì 7 marzo 2018

La mia scuola in filastrocca

In occasione della festa delle donne, il primo libro chiave è "La mia scuola in filastrocca ", scritto proprio da quattro donne. 
Un libro leggero, allegro, spumeggiante, del tutto fuori dai canoni tradizionali, che riesce letteralmente a dipingere, tracciando pennellate variopinte, una realtà difficile e scomoda da raccontare, quella della scuola, con una modalità del tutto inusuale e controcorrente.
Fiumi di parole perlopiù a sproposito si spendono continuamente su questo argomento. Nei giornali e nei social non si fa altro che parlare delle problematiche complicate della scuola. 
Lo abbiamo visto anche in queste elezioni. Politici, educatori, pedagogisti, psicologi e psicoterapeuti dispensano continuamente diagnosi e ricette su questo "malato terminale" dello Stato, lasciando paradossalmente inascoltata la voce di chi vive realmente la scuola al suo interno giorno per giorno. 
La mia scuola in filastrocca racconta questa realtà con uno stile allegro e leggero.
Da sempre la filastrocca racchiude in sé un sentimento di tradizione, famiglia, unione, desiderio di stare insieme condividendo gioie e dolori riuscendo a raccontare in modo semplice e leggero ogni realtà, dalle più elementari alle più complesse.
Con questo spirito nasce questo libro che è molto più di una semplice raccolta di filastrocche. Quattro donne, quattro colleghe di una scuola romana, diverse tra loro come le quattro stagioni, trovano parecchi denominatori comuni: la passione per il proprio lavoro, la tenacia di non perdere mai il sorriso nonostante tutto e la volontà di alleggerire il carico di lavoro a volte schiacciante e fagocitante. 
Così tra una battuta e l'altra, tra un caffè, una chiacchiera in aula professori, un corso di aggiornamento fuori sede, nascono le "Superpowerteachers", perché per fare questo lavoro bisogna avere dei superpoteri. In caso contrario, bisogna farseli venire o inventarseli rapidamente per reggere il carico emotivo quotidiano che può capire solo chi insegna.  
Viene così intravista una nuova strada da percorrere, quella di un cambiamento di mentalità sul lavoro, cercando di impostare la vita professionale sul dialogo e lo scambio tra i colleghi e formare in questo modo una vera e propria rete di relazioni umane e professionali. Un insolito ed inusuale "co-co-co": coordinazione, cooperazione e collaborazione. L'obiettivo è quello di svincolare il sistema così da una sorta di mentalità sclerotizzata e "monadica", dell' "ognuno per sé",  impegnandosi così in  un salto di qualità sia umana sia professionale in quel leitmotiv spesso ripetuto "solo uniti si vince". 




Il punto di partenza? Il sorriso. Elemento fondamentale per affrontare ogni cosa.
Con la complicità e l'incoraggiamento di Leonardo Fiaschi, noto imitatore, nasce l'idea di questo libro. 
Leonardo Fiaschi ha strappato molte risate non solo tra il pubblico televisivo ma anche a scuola, collaborando con il progetto scolastico dell' IIS Sarandì "La risata come integrazione" nel 2013, ed è stato fondamentale nella Genesi di quest'opera.  




Il libro è un escursus della vita di docenti e alunni, con filastrocche che ripercorrono momenti chiave della scuola, alternati da brevi tratti che illustrano diverse realtà nascoste o banalizzate dal mainstream del pensiero comune sulla scuola.
Le autrici inevitabilmente rivolgono un particolare occhio di riguardo sul mondo del sostegno scolastico, dimensione in cui a volte c'è ancora molta ignoranza, confusione e pregiudizio.
Cosa dire ancora? Avventuriamoci nei risvolti umani più o meno noti del mondo della scuola partendo dalle persone, le loro vite, i loro sentimenti e le loro emozioni riscoprendo così la portata del lavoro che svolgono ogni giorno, perché quel che si vede dall'esterno è solo la punta di un immenso iceberg di un lavoro che giace sommerso e sconosciuto.
Immergiamoci dunque nella pratica con una piccola anteprima. Il resto, parafrasando il grande Battisti, lo scoprirete solo leggendo.


" A volte siamo costretti a camminare su un filo sospeso da terra, dando prova di equilibrio e non sempre abbiamo la rete di salvataggio! Dunque via le paure e le ansie. Come giocolieri ci giostriamo con rapidi movimenti tra variopinti colleghi curriculari, alunni disabili, alunni normodotati e genitori. In veste di impavidi domatori riusciamo a tenere a bada leoni ruggenti e far correre mastodontici e pesanti elefanti che non si muoverebbero
neanche con le bombe. Nei momenti di abbassamento di morale diventiamo veri e propri
clown cercando di strappare un sorriso con ogni espediente. Noi non mandiamo giù i rospi, quello sono capaci di farlo tutti. Come fachiri in gonnella ingoiamo spade intere e fuoco tornando a sorridere allegramente come se avessimo ingoiato un bonbon. Come al
circo, lo spettacolo deve andare avanti qualsiasi cosa succeda, così nella scuola noi andiamo avanti cercando di dispensare gioia e sorrisi qualsiasi cosa succeda" 


NEL CIRCO DELLA SCUOLA

NOI DI SOSTEGNO SIAM TUTTI TRAPEZISTI
CI FACCIAM IN QUATTRO PER ESSERE ALTRUISTI
COME GIOCOLIERI CI GIOSTRIAMO
TRA COLLEGHI ED ASSISTENTI CI INCASTRIAMO.
EQUILIBRISTI SUL FILO A CAMMINARE
SENZA RETE DI PROTEZIONE A STARE,
CONTORSIONISTI NELLE ACROBAZIE
PER TROVARE LE GIUSTE STRATEGIE.
IN VESTE DI IMPAVIDI DOMATORI
TENIAMO A BADA ANCHE I TORI,
FACCIAM CORRERE PESANTI ELEFANTI
CHE NON LI SMUOVON NEMMENO I SANTI!
SPESSO CLOWN DIVENTIAMO
AI TRISTI UN SORRISO DONIAMO 
DA FACHIRI INGOIAMO SPADE E FUOCO
E TRASFORMIAM LA SOFFERENZA IN GIOCO!




Volete una copia de "La scuola in filastrocca" ? 
Potete ordinare una copia presso 

- la casa editrice Il Calamaio , sezione new ed acquisti http://www.ilcalamaio.it
- libreria Feltrinelli
 https://www.lafeltrinelli.it/libri/delia-rosato/%C2%ABla-mia-scuola-filastrocca%C2%BB-dal/9788897573340
- libreria Universitaria 
https://www.libreriauniversitaria.it/ricerca/query/%C2%ABla+mia+scuola+in+filastrocca%C2%BB+dal+salento+all+adamello%2C+dall+emilia+romagna+al+lazio.+storie+di+prof.+come+tante.../reparto/libri-italiani
- libreria IBS 
https://www.ibs.it/search/?ts=as&query=la%20mia%20scuola%20in%20filastrocca&filterProduct_type=&query_seo=la%20mia%20scuola%20in%20filastrocca&qs=true

Se desiderate potete inoltre contattare le autrici, anche per richieste di copie (zona Roma Montesacro e zone limitrofe), alla mail 
lamiascuolainfilastrocca@yahoo.com