Inaugurata
la mostra A come Donna (1). Mostra rigorosamente al femminile. Quattro
artiste, quattro stili diversi. Quattro tipologie di opere solo
apparentemente lontane e diverse tra loro ma unite da un filo
emozionale ininterrotto in un crescendo di colori e di passione.
Tra
le opere della mostra ne ritrovo una, Tr-a-mare, sulla
quale avevo già scritto due righe di presentazione per l'
Esposizione al Primo Concorso Ex-libris all' Abbazia di San Nilo.
Tr-a-mare è un'incisione con la tecnica puntasecca su PVC di Maria Cristina Fasulo.(2)
Tr-a-mare è un'incisione con la tecnica puntasecca su PVC di Maria Cristina Fasulo.(2)
Come
ogni opera d'arte, Tr-a-mare parla. E ogni volta che si ascolta,
come con le persone, dice una cosa nuova, riprende discorsi, completa
ragionamenti, dialoga con la mente e il cuore innescando un processo
quasi Socratico che permette di far partorire alla mente pensieri
positivi.
Il
viaggio comincia dalla parola. Tramare. Tr-amare. Tr-a-mare. Tre modi
intrinsecamente legati di vivere questa parola che danno nuove
chiavi per leggere il cuore delle donne.
Da
sempre la Donna tesse e trama. Dalla notte dei tempi. E mi pare di
vederle queste mani. Mani operose di ogni tempo e nazionalità. Mani
alacri che domano la materia trasformandola in oggetto di bellezza e
benessere dei propri cari. E dietro ogni coperta, ogni telo, ogni
vestito, ogni tappeto, si abbellisce la casa e si riscaldano gli
animi.
(3) |
Le
donne sono tessitrici insitamente, nel più profondo della loro
intimità, accogliendo la prima tessitura della vita nella loro loro
grembo. Questa
loro capacità va ben oltre la dimensione fisica e terrena, in quanto
nella vita altro non fanno che tessere e intrecciare i fili dei
sentimenti e delle relazioni nell'ordito dell'esistenza.
Trame
non solo fisiche. Mani e cuore operosi si ingegnano nel costruire
reti di affetti e speranze che possano proteggere gli animi dagli
urti violenti e inaspettati della vita. E lo fanno amando.
(4) |
Le
donne tr..amano, tra i silenzi, le delusioni, contro ogni speranza, e
a volte anche contro ogni ragionevolezza rimanendo invischiate nelle
sabbie mobili di relazioni malate e distruttive.Le
donne tramano sapientemente. Non trame meccanicistiche e continue ma
trame sapienti e lungimiranti. Cosi, pazientemente senza fretta,
attimo dopo attimo. E
lo fanno lasciando lo spazio di una
finestra aperta. Un passaggio irregolare segnato da fili sospesi che
apre il cuore a nuovi scenari, nuove emozioni.
E concludo riproponendo il primo discorso che mi ha fatto Tr-a-mare
Finestra
che affaccia sul mare, orditi e trame luminose sospese nel vuoto in
attesa di essere ulteriormente tessute, un panorama su un mare solo
apparentemente buio ...
Queste le componenti di Tr-a-amare , in un
gioco tra essenze e privazioni di esse, tra bianco e nero, tra luce e
buio, tra morte e vita (a-mors),
tra dentro e fuori, tra l'immensità del mare e lo spazio delimitato
di un'isola sull'orizzonte, nella quale poter buttare un'ancora per
fermarsi e trovare un attimo di riposo in quiete in un moto perpetuo
e caotico.
La
luna eclissata in realtà è piena più che mai, riflettendosi nel
mare in una scia di luce che segna una strada inequivocabile, l'unica
percorribile . Così è la nostra vita, un ricamo, una tessitura di
contraddizioni, di contrari, di paradossi che nonostante ciò riesce
ad essere un'opera d'arte.
Hayat Francesca Palumbo
(1) http://www.27ruedefleurus.it/?p=2539&lang=it
(2) mcrifasulo@gmail.com
(3) http://www.matteosalusso.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/02/Immagine2.gif
(4) https://thumbs.dreamstime.com/z/mano-della-donna-che-tesse-una-moquette-india-18225214.jpg
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