giovedì 2 febbraio 2017

Donne che tr-amano










Inaugurata la mostra A come Donna (1). Mostra rigorosamente al femminile. Quattro artiste, quattro stili diversi. Quattro tipologie di opere solo apparentemente lontane e diverse tra loro ma unite da un filo emozionale ininterrotto in un crescendo di colori e di passione.
Tra le opere della mostra ne ritrovo una, Tr-a-mare, sulla quale avevo già scritto due righe di presentazione per l' Esposizione al Primo Concorso Ex-libris all' Abbazia di San Nilo. 
Tr-a-mare è un'incisione con la tecnica puntasecca su PVC di Maria Cristina Fasulo.(2)


Come ogni opera d'arte, Tr-a-mare parla. E ogni volta che si ascolta, come con le persone, dice una cosa nuova, riprende discorsi, completa ragionamenti, dialoga con la mente e il cuore innescando un processo quasi Socratico che permette di far partorire alla mente pensieri positivi.
Il viaggio comincia dalla parola. Tramare. Tr-amare. Tr-a-mare. Tre modi intrinsecamente legati di vivere questa parola che danno nuove chiavi per leggere il cuore delle donne.
Da sempre la Donna tesse e trama. Dalla notte dei tempi. E mi pare di vederle queste mani. Mani operose di ogni tempo e nazionalità. Mani alacri che domano la materia trasformandola in oggetto di bellezza e benessere dei propri cari. E dietro ogni coperta, ogni telo, ogni vestito, ogni tappeto, si abbellisce la casa e si riscaldano gli animi.
(3) 
Le donne sono tessitrici insitamente, nel più profondo della loro intimità, accogliendo la prima tessitura della vita nella loro loro grembo. Questa loro capacità va ben oltre la dimensione fisica e terrena, in quanto nella vita altro non fanno che tessere e intrecciare i fili dei sentimenti e delle relazioni nell'ordito dell'esistenza.
Trame non solo fisiche. Mani e cuore operosi si ingegnano nel costruire reti di affetti e speranze che possano proteggere gli animi dagli urti violenti e inaspettati della vita. E lo fanno amando.
(4)
Le donne tr..amano, tra i silenzi, le delusioni, contro ogni speranza, e a volte anche contro ogni ragionevolezza rimanendo invischiate nelle sabbie mobili di relazioni malate e distruttive.Le donne tramano sapientemente. Non trame meccanicistiche e continue ma trame sapienti e lungimiranti. Cosi, pazientemente senza fretta, attimo dopo attimo. E lo fanno lasciando lo spazio di una finestra aperta. Un passaggio irregolare segnato da fili sospesi che apre il cuore a nuovi scenari, nuove emozioni.



E concludo riproponendo il primo discorso che mi ha fatto Tr-a-mare

Finestra che affaccia sul mare, orditi e trame luminose sospese nel vuoto in attesa di essere ulteriormente tessute, un panorama su un mare solo apparentemente buio ... 
Queste le componenti di Tr-a-amare , in un gioco tra essenze e privazioni di esse, tra bianco e nero, tra luce e buio, tra morte e vita (a-mors), tra dentro e fuori, tra l'immensità del mare e lo spazio delimitato di un'isola sull'orizzonte, nella quale poter buttare un'ancora per fermarsi e trovare un attimo di riposo in quiete in un moto perpetuo e caotico.
La luna eclissata in realtà è piena più che mai, riflettendosi nel mare in una scia di luce che segna una strada inequivocabile, l'unica percorribile . Così è la nostra vita, un ricamo, una tessitura di contraddizioni, di contrari, di paradossi che nonostante ciò riesce ad essere un'opera d'arte.
Hayat Francesca Palumbo 










(1) http://www.27ruedefleurus.it/?p=2539&lang=it
(2) mcrifasulo@gmail.com
(3) http://www.matteosalusso.it/wordpress/wp-content/uploads/2011/02/Immagine2.gif
(4) https://thumbs.dreamstime.com/z/mano-della-donna-che-tesse-una-moquette-india-18225214.jpg





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