venerdì 25 novembre 2016

D come donna. Piccole riflessioni last minute sulla giornata contro la violenza sulle donne



Dedicato a tutte le Donne. Con l'augurio di riuscire a recidere la testa del loro Oloferne. Con un colpo solo e netto senza tentennamenti.  

25 Novembre. Non c'è uno spazio che non parli della giornata internazionale della violenza contro le donne. Social subissati da scarpette rosse, donne tumefatte, immagini forti. Ben venga se ciò porta a riflettere. Il problema è che spesso la riflessione su queste problematiche, finisce il 26 novembre ed è una riflessione per lo più emotiva e superficiale, che si ferma al cliché della donna picchiata a casa dal marito o sfigurata dall'ex- fidanzato. Ma questa, purtroppo, è solo la punta dell'iceberg. 
Quando inizia la violenza nella vita di una donna? Fin dal grembo materno. 
Vi sono regioni nel mondo nelle quali persiste l'usanza di aborti selettivi e infanticidi. Rimasi  molto colpita nell'apprendere nel corso dei miei studi, che diverse tribù nell'epoca pre-islamica avevano l'usanza di seppellire vive le bambine nate. Maometto condannò questa pratica, migliorando in questo modo la condizione delle donne. Riconosciamolo. 
Il numero di aborti selettivi e infanticidi nel nostro evoluto 21 esimo secolo è preoccupante.

"Con un figlio hai una discendenza, con dieci figlie non hai nulla”, dice un antico proverbio confuciano; ogni anno, ad 1 milione e mezzo di bambine è negata la vita ancora prima della nascita, dicono le statistiche più recenti. Tra aborti selettivi e infanticidi femminili è come se all’appello mancasse la popolazione di una città grande come Nairobi, ha calcolato l'ultimo Dossier in difesa redatto da Terres Des Hommes e pubblicato in occasione della Giornata Mondiale delle Bambine. Per lo più succede in Cina (57%) e in India (30%) dove, secondo le Nazioni Unite, sono 117 milioni le donne mancanti, poco meno del totale della popolazione rosa. Ma la cronaca riporta numeri preoccupanti anche in Vietnam, Pakistan e Corea del Sud; Azerbaijan, Georgia, Armenia e perfino in Montenegro e Albania (1) 


Il premio Nobel Amartya Sen che ha indagato e studiato il fenomeno, addirittura parla di "Strage di Eva" ed ha studiato il fenomeno nel suo saggio "Lost girl". (2)

Il problema è che questo trend non riguarda solo zone rurali di estrema ignoranza, ma sta approdando anche in Europa, iniziando dall'Inghilterra in cui l'aborto per motivi di genere è consentito. 
Insomma, se una donna riesce a scampare all'aborto selettivo rischia altre forme di violenze estreme, sul suo corpo, sulla sua femminilità con la piaga dell'infibulazione. 
Violenza estrema, questa pratica ancora in uso, per preservare  la "purezza", in una sorta di vera e propria castrazione. L'uso dell'infibulazione è qualche cosa di indefinibile. Una violenza fisica e psicologica sulla donna inimmaginabile, che provoca conseguenze pesanti sulla sua salute, fisica e mentale e sulla sua maternità. Sono molte le donne attiviste in questo senso che denunciano il fenomeno, tra cui Aayan Hirsi, Somala, che ha subito all'età di 5 anni questa violenza ed è scappata da un matrimonio combinato. Ha inoltre collaborato con Theo Van Gogh, assassinato da un estremista islamico per il suo cortometraggio "Submission". Da allora Aayan Hirsi.vive sotto scorta in quanto proprio sul cadavere di Theo Van Gogh è stata ritrovata una condanna a morte per lei.
Un'importante spunto di riflessione di Aayan Hirsi è quello dell'inerzia dell'occidente per quanto riguarda questa problematica e l'appello lanciato alle femministe occidentali. Insomma, se vogliamo combattere la violenza sulle donne, bisogna farlo per tutte le donne, per tutte le violenze a cui sono sottoposte, vicine e lontane. 




Se una donna riesce in certi paesi a scampare e a sopravvivere ad aborto selettivo, infanticidio ed infibulazione, non può ancora tirare un sospiro di sollievo, in quanto la violenza dei matrimoni combinati è dietro l'angolo. 

Violenza su donne, su bambine. La peggiore forma che possa esserci. (5). In uso in molti paesi. Tra cui la "laicissima" Turchia che ha un piede in Europa.





E in questo senso Amnesty International ha lanciato una campagna efficace  contro questo fenomeno. La chiave di lettura interessante è quella di calare questa realtà in contesto occidentale, per cercare di sensibilizzare il nostro Paese. Purtroppo situazioni lontane da noi non ci coinvolgono più di tanto. Una specie di flash mob in piazza del Pantheon ha simulato un matrimonio combinato. Ci si indigna se succede (per finta ) a Roma,  ma se succede lontano da noi, nulla si dice. Occhio non vede, cuore non duole. 

Campagna azzeccatissima ed incisiva. 


Insomma, il nostro pianeta è un posto molto pericoloso per tutte le donne, per svariati motivi, tra i quali quelli suddetti (5) 


A questo punto potremmo chiederci: perché tutto questo accanimento? I motivi sono innumerevoli come per esempio una forte insicurezza maschile, che porta a schiavizzare le donne riducendole a merce, o anche un pizzico di invidia per le loro potenzialità. 
Le violenze più subdole sono infatti quelle sommerse, quelle psicologiche che in certi casi minano a distruggere l'autostima della donna con la goccia cinese dello bistrattamento, delegittimazione e scoraggiamento. Quante donne subiscono questa violenza nel quotidiano! 
La vera Donna fa paura. Perché è forte. Perché combatte con una tenacia e fedeltà inaudita per quello in cui crede. La ricorrenza del 25 Novembre nasce proprio per ricordare tre donne, tre sorelle, le sorelle Mirabal assassinate per il loro impegno politico. Il 25 Novembre 1960 Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, attivamente coinvolte contro la dittatura di Trujillo a Santo Domingo , vennero catturate da agenti segreti del servizio militare mentre si recarono a fare visita ai loro mariti in prigione. .Furono torturate, chiuse nell’ abitacolo della macchina nella quale viaggiavano e spinte in un precipizio, simulando un incidente stradale. Ma il coinvolgimento di questo triplice omicidio risvegliò le coscienze e da lì ad un anno la dittatura di Trujillo cadde.
Furono soprannominate le "Las tres mariposas" ("le tre farfalle") e in loro ricordo venne istituita dall'ONU la giornata contro la violenza sulle donne.








E concludo questa carrellata ricordando una donna per me speciale, che ho amato fin dalle scuole superiori, quando lessi la storia della sua vita: Artemisia Gentileschi. 
La prima donna che denunciò il suo stupratore e andò incontro a un processo. Processo nel quale da vittima diventò imputata, con l'accusa di esser donna di facili costumi, come accade anche nei giorni nostri, e subì l'umiliazione di una visita ginecologica per determinare quando fosse stata "deflorata" e subì la tortura durante la sua deposizione. Fu' infatti sottoposta alla tortura della sibilla, perché considerata poco credibile. Tortura che rischiò di impedirle di dipingere, in quanto provocava lesione alle dita. Una violenza che avrebbe privato l'umanità di una grande artista. Ma lei si prese la sua rivincita. Agostino Tassi si fece un periodo (breve) di carcere e lei nel corso dei secoli, divenne immortale nei suoi dipinti che trasudano di tutta la sua passione e la sua determinazione. Ci basti pensare alla tela di Giuditta ed Oloferne diventata quest'anno simbolo a Firenze della Giornata internazionale della violenza sulle donne. 



Alla fine di questo escursus, non ho niente contro la giornata di oggi. Solo che non vorrei si trasformasse nel solito circo mediatico. La violenza sulle donne è una problematica complessa, varia. universale. Bisogna avere uno sguardo globale. Bisogna avere la coerenza di indignarci per ogni tipo ed ogni forma di violenza che tocca le donne, in ogni parte del mondo. 
Bisogna prendere consapevolezza che per estirpare questo fenomeno culturale bisogna agire sull'educazione. Bisogna nel nostro piccolo, avere il coraggio di tagliare la testa al nostro Oloferne, piccolo o grande che sia, avere il coraggio di dire no, dalle piccole alla grandi violenze. Questo quello che auguro a tutte le donne oggi. Perché il cambiamento inizia da noi. 
Hayat Francesca Palumbo 





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